Nutrizione nell’anziano
L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale in tutte le età. Nell’anziano può determinare un ruolo preventivo sull’insorgenza o il decorso di molte patologie.
Con l’età si abbassa il metabolismo basale a riposo (BMR) e la percentuale di massa magra. Cambiamenti dello stile di vita possono portare ad una diminuzione del movimento e dell’attività fisica con conseguente riduzione del fabbisogno calorico.
Allo scopo di migliorare e garantire lo stato di salute, compito del nutrizionista è quello di fornire uno schema alimentare equilibrato, gradito e di facile esecuzione. La dieta deve rispondere ai gusti del singolo, rispettando il più possibile le sue abitudini, a meno che esse non siano completamente inidonee.
Lo stimolo della sete si attenua nell’anziano, ma a prescindere dallo stimolo, anche il soggetto in età avanzata deve bere almeno 1.5 l di acqua al giorno.
L’acqua è il nutriente più importante nella dieta di ciascuno.
Già a partire dai 40-50 anni, prima lentamente, poi (dai 60 anni) sempre più in modo accelerato, si va incontro a sarcopenia e osteoporosi.
La sarcopenia è il processo attraverso il quale si ha perdita di massa e forza muscolare.
Con l’invecchiamento, tutti andiamo incontro a questa condizione fisiologica, ma è stato accertato che sedentarietà e sbagliato regime alimentare ne accelerano l’esordio e il decorso.
Un ridotto apporto proteico, uno squilibrio alimentare verso una condizione di acidosi, lo scarso consumo di frutta e verdura determinano un peggioramento della sarcopenia.
La sarcopenia provoca atrofia muscolare, sostituzione del tessuto muscolare con tessuto adiposo, fibroso, con conseguente modificazione del metabolismo della cellula muscolare.
Il soggetto avverte: debolezza, mancanza di forza, problemi di equilibrio e di movimento, difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane. Questo rappresenta un limite all’autonomia personale e può indurre in disturbi dell’umore.
L’osteoporosi è rappresentata dalla perdita di tessuto osseo, che rende fragili le ossa, più facilmente portate alla frattura. In sua presenza, si assiste ad una diminuzione della densità minerale ossea .
L’osteoporosi colpisce prevalentemente i soggetti anziani e, per assetto ormonale, maggiormente, tra questi, le donne. Vi è correlazione tra malnutrizione e ridotta attività motoria in adolescenti e adulti e aumentato fattore di rischio nell’insorgenza di osteoporosi in età senile. Per prevenire questa patologia, ma anche per controllarla e rallentarne la progressione, sono fondamentali: una sana alimentazione, l’esposizione solare e l’attività fisica.